Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile

13 Dicembre , 2021

Confcommercio e le altre Parti Sociali, in data 7 dicembre 2021, hanno sottoscritto, alla presenza del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile.

Le linee guida, fornite da tale Protocollo, affiancano la normativa vigente contenuta nella Legge n. 81/2017 e delineano una cornice di orientamento all’eventuale contrattazione collettiva sul tema.

Restano in ogni caso fermi gli accordi sindacali nazionali, territoriali e aziendali vigenti alla data di sottoscrizione del presente Protocollo e gli accordi individuali in essere.

Il Protocollo è composto da 16 articoli, dai “principi generali” alle “disposizioni finali”, dalla “regolazione della disconnessione” agli “strumenti di lavoro”, dai quali possono trarsi degli elementi utili per fornire risposte concrete ai grandi cambiamenti che l’innovazione tecnologica produce nei modelli organizzativi delle imprese.

L’Accordo, conferma per l’avvio del lavoro agile la stipulazione per iscritto dell’accordo individuale, come definito dagli artt. 19 e 21, l. n. 81/2017 e secondo quanto stabilito dai contratti collettivi, ove regolato. Indica le possibili previsioni minime dell’accordo individuale, tra le quali, oltre all’alternanza tra il lavoro nei locali aziendali e all’esterno, la messa a disposizione degli strumenti di lavoro, i tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e/o organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione.

Il lavoratore è libero di individuare il luogo ove svolgere la prestazione in modalità agile purché lo stesso abbia caratteristiche tali da consentire la regolare esecuzione della prestazione, in condizioni di sicurezza e riservatezza, anche con specifico riferimento al trattamento dei dati e delle informazioni aziendali nonché alle esigenze di connessione con i sistemi aziendali.

Nell’intesa sono evidenziate le esigenze di semplificazione poste in essere nel modello di smart working emergenziale (art. 15) e di salvaguardia e valorizzazione degli accordi individuali, rimasti comunque la fonte primaria dell’istituto.

Salvo ulteriori proroghe e/o modifiche normative connesse alla proroga dello stato di emergenza in atto, dopo il 31 dicembre 2021, la modalità di attivazione dello Smart Working tornerà ad essere quella “ordinaria”, come disciplinata dalla Legge n. 81/2017.

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