
ENTE BILATERALE TERZIARIO TREVISO: IL BILANCIO DI EBICOM IN UN ANNO DI COVID E WELFARE
23 Dicembre , 2021L’Ente Bilaterale del Terziario di Treviso ha elargito sussidi e sostegni per più di 3000 lavoratori. Supporto per tasse e spese scolastiche, contributi per la formazione e la sicurezza sui luoghi di lavoro, aiuti per lavoratori che percepiscono la Naspi e che, a causa della crisi da Covid, hanno perso il lavoro. Oltre ai sussidi per la disabilità, la fragilità ed al contributo una tantum per il potenziamento della genitorialità. Tira le somme di un anno faticoso, che – secondo il presidente Adriano Bordignon – ha pesato molto sulle famiglie dei lavoratori del commercio, dei servizi e del turismo i settori più colpiti dalla pandemia, EbiCom, l’Ente Bilaterale del Terziario che ha chiuso l’anno e ha tracciato le prospettive di impegno e di intervento della bilateralità per il 2022. In sintesi, ecco i principali interventi. “Tra i “pilastri” della bilateralità” – prosegue Adriano Bordignon – “ci sono due colonne che vanno tenute salde: il sostegno al reddito dei lavoratori e il welfare familiare. Contribuire a migliorare la busta paga di un lavoratore penalizzato dalla crisi e costretto al sussidio, significa sostenere un’intera famiglia e con essa la società tutta. Ogni reddito è un’iniezione di benessere che si rimette in circolo nell’economia interna dei consumi. Le famiglie oggi, soprattutto se operanti nel terziario- oltre a fare i conti col caro bollette sono costrette a fare i conti con il fattore incertezza, che colpisce duramente il commercio e molte categorie del turismo, oggi ancora nella morsa della pandemia.” “Il 2021”- conclude Patrizia Manca, vicepresidente di EBiCom – “è stato un anno drammatico per le donne e per i giovani. Servono strumenti e nuove politiche attive che incentivino l’occupazione femminile in tutte le sue forme, all’insegna della flessibilità e delle nuove esigenze di smart working. La bilateralità è uno spazio di confronto che potrà senza dubbio produrre accordi e nuovi servizi, garantendo anche la formazione necessaria, partendo da un nuovo baricentro, che pone al centro dalla persona intesa come lavoratore/lavoratrice e come partner di un processo di crescita e di cambiamento. Infine, è nostra intenzione attivare uno sportello di incrocio domanda – offerta di lavoro perché nel nostro territorio manca questo tipo di contatto”.
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