ENTE BILATERALE TERZIARIO TREVISO: CORONAVIRUS, ARRIVA LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

13 Marzo , 2020

Arriva anche per le micro e piccole imprese (quelle con meno di 5 dipendenti) la Cassa integrazione in deroga finora escluse dagli ammortizzatori ordinari. L’accordo prevede una copertura per un massimo di 30 giornate lavorative (con probabile estensione) ed è stato sottoscritto martedì sera, 10 marzo, dalla Regione Veneto e dalle organizzazioni sindacali. «Una misura attesa e fortemente richiesta dal Sistema Confcommercio- afferma il presidente provinciale di Unascom-Confcommercio Federico Capraro – che riconosce finalmente peso, ruolo e soprattutto diritti anche a chi ha pochi o pochissimi dipendenti, in quanto motori di un’economia locale oggi in totale sofferenza. L’emergenza Covid19 – prosegue Capraro- non fa differenza tra grandi e piccoli, colpisce tutti indistintamente ed occorre quindi garantire democraticamente diritti e risorse a tutti. Questo il senso dell’ammortizzatore e di ogni politica di sostegno varata in un momento in cui l’emergenza non fa alcun distinguo. Si è sbloccato quel retaggio culturale per il quale la microimpresa non è mai stata considerata al pari degli altri soggetti economici destinatari di politiche attive e che ora sta dando invece grande prova di sacrificio, responsabilità ed impegno». Le imprese del Terziario potranno peraltro contare su una semplificazione importante in fatto di risparmio di tempo, potendo contare sull’Ente Bilaterale – EbiCom – per la gestione delle procedure di accesso alla Cassa Integrazione nonché su forme aggiuntive di sostegno al reddito grazie allo stanziamento di un fondo apposito. «La Cassa integrazione in deroga è un primo passo fondamentale per sostenere il terziario in un momento così drammatico e pesante. L’intera filiera del turismo è già bloccata da oltre due settimane, le disdette rasentano il 100% e come calo di prenotazioni siamo già all’estate. La stagione è azzerata. Oltre il 30% degli alberghi ha deciso di chiudere ed il commercio segue a ruota. Il piccolo commercio, al netto dell’alimentare che resiste per ovvi motivi, ha un calo drastico e soprattutto irrecuperabile. In ballo ci sono migliaia di stipendi, posti di lavoro, famiglie.  Ovvero quel circuito che, quando la ripresa arriverà, potrà far ripartire i consumi. Solo ora ci si accorge di quanto conta il terziario, anche a livello nazionale. La nostra attenzione – conclude Capraro – è alta anche sul livello locale, dove abbiamo chiesto ai Sindaci sgravi della tassazione locale (Imu e Tari), e sul livello nazionale, dove attendiamo l’esito dei provvedimenti fiscali annunciati sulla sospensione dei mutui e dove è in corso anche un ragionamento sul fondo integrativo salariale per tutte le imprese, grandi o piccole».

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