ENTE BILATERALE TERZIARIO CALTANISSETTA: CONVEGNO “WELFARE E BILATERALITÀ NEL TERZIARIO, QUALE PER IL TERRITORIO”
2 Dicembre , 2019Ferie solidali, borse di studio per i figli dei dipendenti, spese mediche, sostegno alla genitorialità con orari più flessibili. Sono alcune delle misure che aziende e lavoratori del terziario e del commercio possono attivare con i contratti di secondo livello attraverso l’attività degli enti bilaterali in cui sono rappresentati sindacati e associazioni datoriali. Si tratta d’interventi che mirano a incrementare la produttività delle aziende con sgravi e premialità fiscali facendo leva su un accresciuto benessere del lavoratore grazie a un welfare parallelo ma ugualmente importante per il pieno godimento dei diritti di cittadinanza. Per analizzare le opportunità per aziende, lavoratori e famiglie con la contrattazione integrativa in un settore come il terziario che nonostante la crisi del commercio rimane nevralgico nel territorio del centro Sicilia, venerdì 29 novembre si sono dati appuntamento all’hotel San Michele per l’incontro formativo dal titolo “Welfare e bilateralità nel terziario, quale per il territorio” i rappresentanti dell’Ordine dei consulenti del lavoro, di Confcommercio, dell’Ente Bilaterale del Terziario di Caltanissetta, di Adapt – associazione fondata dal giuslavorista Marco Biagi – e dei segretari di Filcams – Cgil, Fisascat- Cisl e Uiltucs – Uil. Angelo Vitale – centro studi Ordine dei consulenti del lavoro e professional fellow di Adapt – sottolinea che in un territorio come la provincia di Caltanissetta con tutti gli indicatori negativi, risulta essenziale conoscere e attivare “le forme d’assistenza che un’azienda può mettere a disposizione dei dipendenti come il rimborso delle spese d’istruzione o di quelle mediche, non coperte dal servizio sanitario, con il ricorso a polizze integrative. L’Ente Bilaterale sta avviando forme di sussidio agli studi per sostenere i figli di lavoratori del commercio che frequentano gli istituti superiori e l’università”. Nel suo intervento Laura Iodice – funzionario del settore Lavoro e relazioni sindacali di Confcommercio nazionale – ricorda che “La contrattazione integrativa, non deve comunque prevedere una duplicazione di costi rispetto alle previsioni del contratto nazionale ma deve solo rispondere alle esigenze aziendali e far sì che possa essere incrementata la produttività delle aziende”. Tra i relatori erano presenti anche Giuseppe Zabbatino – direttore di Ebinter, Ente Bilaterale Nazionale Terziario – Paolo Stern – consulente del lavoro e presidente di NexumStp – ed Emmanuele Massagli – presidente di Adapt -, quest’ultimo collegato in videoconferenza. Anche se la questione al momento sfugge dal dibattito pubblico, i temi del welfare aziendale e della contrattazione integrativa decentrata sono strettamente legati al disegno di legge sul salario minimo garantito. A mettere in luce connessioni e possibili distorsioni Paolo Stern “In tutti i settori – spiega – il salario minimo legale è oggetto di discussione oggi che abbiamo un disegno di legge. Il legislatore quindi pensa di mettere per legge una soglia salariale sotto la quale non si può scendere ma bisogna fare attenzione a quale livello mettiamo questa soglia. E’ un provvedimento che esiste in tanti paesi dell’Ue, ma bisogna farlo bene e considerare importi giusti valutando le esperienze degli altri”.
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