
Donazione sangue – Le istruzioni Inps per il rimborso delle retribuzioni anticipate ai lavoratori
30 Maggio , 2025L’Inps, con circolare n. 96 del 26 maggio 2025, riepiloga le disposizioni per il rimborso, ai datori di lavoro privati, delle retribuzioni corrisposte per le giornate/ore di riposo fruite dailavoratori dipendenti donatori di sangue o giudicati inidonei alla donazione.
Il lavoratore dipendente che cede il proprio sangue gratuitamente ha diritto a una giornata di riposo e alla conservazione della normale retribuzione (Legge n. 584/1967).
La retribuzione è garantita anche ai dipendenti giudicati inidonei alla donazione di sangue «limitatamente al tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e alle relative procedure» (Legge n. 219/2005).
L’Inps è tenuto a rimborsare il datore di lavoro per le retribuzioni corrisposte ai lavoratori dipendenti del settore privato.
Il datore di lavoro potrà porre a conguaglio in Uniemens le retribuzioni corrisposte ai donatori di sangue con i contributi e le altre somme dovute all’Inps valorizzando l’assenza con il codice evento “DON”, avente il significato di “assenza per donazione di sangue”, o il codice evento “IDS”, avente il significato di “assenza oraria riferita al tempo necessario all’accertamento di inidoneità alla donazione sangue e relative procedure”.
Fino al periodo di competenza giugno 2025, devono essere valorizzati i codici causale:
- “S110”, avente il significato di “Indennità Donatori di sangue”;
- “S111”, avente il significato di “Conguaglio differenze per donatori di sangue”;
- “S114”, avente il significato di “Indennità per assenza oraria riferita al tempo necessario all’accertamento di inidoneità alla donazione sangue. Circolare 29/2017”.
Dal periodo di competenza luglio 2025, devono essere utilizzati esclusivamente i codici:
- “S127”, avente il significato di “Indennità Donatori di sangue” (codice evento “DON”);
- “S129”, avente il significato di “Indennità per assenza oraria riferita al tempo necessario all’accertamento di inidoneità alla donazione sangue. Circolare 29/2017” (codice evento “IDS” usufruito su base oraria);
- “S211”, avente il significato di “Differenze donatori di sangue (codice evento “DON”).
L’Inps ricorda, inoltre, che Il quantitativo minimo che la donazione di sangue deve raggiungere, affinché sussista sia il diritto del lavoratore alla giornata di riposo che alla relativa retribuzione, con conseguente facoltà del datore di lavoro di chiedere il rimborso, è fissato in 250 grammi.
I casi di inidoneità alla donazione, per i quali è garantita la retribuzione dei donatori lavoratori dipendenti, limitatamente al tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e alle relative procedure, sono:
- sospensione o esclusione del donatore per motivi sanitari;
- mancata decorrenza dei tempi di sospensione, previsti dalla normativa vigente, tra una donazione e la successiva;
- rilevata esigenza di non procedere al prelievo per specifico emocomponente e/o gruppo sanguigno, in base alla programmazione dei bisogni trasfusionali.
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