CONFCOMMERCIO: INCONTRO CON CGIL, CISL E UIL PER VALORIZZARE CONTRATTAZIONE E BILATERALITA’

1 Luglio , 2019

Valorizzare contrattazione e bilateralità, ruolo del terziario, relazioni sindacali e welfare contrattuale. Sono questi i punti chiave definiti in un incontro alla Confcommercio, rappresentata dal vice presidente con delega al lavoro e bilateralità Donatella Prampolini e Cgil, Cisl e Uil rappresentati rispettivamente da Ivana Galli, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Nel corso dell’incontro, svoltosi nella sede di Confcommercio, le parti, “considerata la fase di prolungata stagnazione economica e l’assenza di concrete prospettive di ripresa”, hanno condiviso l’esigenza di “valorizzare il ruolo propulsivo del terziario di mercato, settore che contribuisce maggiormente alla creazione di valore aggiunto e occupazione”.

Per questo obiettivo è stata “sottolineata e condivisa la necessità di una ripresa degli investimenti pubblici nelle reti materiali ed immateriali decisive per la produttività complessiva del sistema paese e di una specifica declinazione del programma Impresa 4.0 che consenta una compiuta accessibilità delle misure di sostegno agli investimenti in innovazione da parte delle imprese operanti nell’area vasta del terziario di mercato, con particolare riguardo ai processi di formazione continua del capitale umano ed alla sfida della digitalizzazione”.

Confcommercio, Cgil, Cisl e Uil hanno anche condiviso l’esigenza di “un processo di progressiva riduzione della pressione fiscale, prestando attenzione agli andamenti della finanza pubblica e all’azione di contrasto e recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale, per rendere più pesanti le buste paga e dare impulso ai consumi delle famiglie ed agli investimenti delle imprese”. In quest’ottica, hanno sottolineato Confcommercio e Cgil, Cisl, Uil “bisognerà dar seguito, in sede di legge di bilancio per il 2020, al disinnesco delle clausole di salvaguardia Iva, la cui attivazione genererebbe effetti economici recessivi e inciderebbe maggiormente sui livelli di reddito più bassi”. Insieme, hanno evidenziato ancora che “andrà rafforzato l’impegno per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro per i lavoratori dipendenti per rilanciare i consumi”.

Sul piano della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali Confcommercio e Cgil, Cisl e Uil, “condividendo l’importanza di valorizzare le specificità dei diversi settori dell’economia”, hanno rimarcato la convinzione che “l’autonomia contrattuale debba continuare ad essere prerogativa principale delle parti sociali”.

In particolare, sul tema del salario minimo le parti ritengono non necessaria una regolamentazione per legge, esistendo già nella contrattazione collettiva tutte le condizioni e gli strumenti per sostenere i redditi ed individuare modalità per migliorare la produttività. “Quello che serve -hanno convenuto- è, invece, impedire la proliferazione dei cosiddetti contratti pirata firmati da organizzazioni non rappresentative, che fanno un vero e proprio dumping recando danno all’economia e al mercato del lavoro e proseguire sulla via della riduzione del cuneo fiscale e della valorizzazione della contrattazione collettiva tra le parti sociali maggiormente rappresentative”.

Infine, le parti hanno condiviso “di proseguire il percorso di rilancio della bilateralità e del welfare contrattuale del terziario, già avviato con successo con una riforma della governance nella direzione di una maggiore razionalizzazione, efficienza e sostenibilità dei sistemi di bilateralità contrattuale, siano essi territoriali o nazionali, con l’obiettivo di confermare la bilateralità come una reale opportunità per imprese e lavoratori”.

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