Aspetti fiscali del servizio di car pooling

12 Novembre , 2019

L’Agenzia delle Entrate, con risposta n. 461 del 31 ottobre c.a., ha fornito chiarimenti in tema di car pooling, intendendo per tale il sistema di trasporto non professionale basato sull’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che devono percorrere uno stesso itinerario, messe in contatto tramite servizi dedicati, forniti da intermediari pubblici o privati, senza che per la prestazione di trasporto possa essere previsto alcun tipo di corrispettivo.

Nel caso in esame il datore di lavoro mette a disposizione della generalità dei propri dipendenti, attraverso una piattaforma web gestita da una società terza, il servizio di car pooling il cui utilizzo è lasciato alla volontà dei dipendenti.

L’Amministrazione finanziaria spiega che la messa a disposizione della piattaforma rappresenta un’utilità in natura, in quanto rientra fra le previsioni contenute all’articolo 51, comma 2, lett. f), Tuir («utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente»), e pertanto non costituisce reddito da lavoro dipendente.

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