Aggiornamento delle indicazioni sull’impiego dei test salivari per il rilevamento dell’infezione da COVID-19

28 Settembre , 2021

Il Ministero della Salute, con circolare n. 43105 del 24 settembre c.a., ha aggiornato le indicazioni sull’impiego dei test salivari per il rilevamento dell’infezione da SARS-CoV-2, ribadendo comunque che iltest molecolare su campione respiratorio nasofaringeo e orofaringeo resta, tuttora, il gold standardinternazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità.

L’impiego dei test salivari molecolari richiede un numero più elevato di passaggi che comportano tempistiche più lunghe per il processamento dei campioni.

Pertanto, i test molecolari su campione salivare, almeno in una prima fase di avviamento, potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei esclusivamente in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in RSA, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico) oppure nei bambini.

I test antigenici rapidi su saliva, sulla base delle evidenze disponibili, non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità.

Inoltre, i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde COVID-19.

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