74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro e di promozione del welfare aziendale

12 Novembre , 2019

La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia ha revocato il precedente avviso (Lavoronews n. 50/2019) ed emanato il nuovo bando #Conciliamo per favorire la realizzazione di interventi volti a promuovere il welfare aziendale e incentivare lo sviluppo di progetti capaci di impattare positivamente sulla qualità della vita dei lavoratori e sulla produttività delle imprese.

Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria dell’Avviso è pari ad euro 74.000.000.

Soggetti proponenti
Possono presentare domanda di finanziamento le imprese di cui agli articoli 2082 e 2083 del Codice civile, nonché i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate, anche in forma associata.

Ammontare del finanziamento
Gli importi minimi e massimi della richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale sono graduati in base al numero di dipendenti.

I soggetti proponenti dovranno contribuire ai costi del progetto con un cofinanziamento determinato in percentuale rispetto al totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili nella percentuale suddetta.

Classe dimensionale Importi minimi/massimi del finanziamento % di cofinanziamento 
imprese con meno di 10 dipendenti minimo euro 15.000,00 (quindicimila euro) / massimo euro 50.000,00 (cinquantamila euro) almeno il 10%
imprese con meno di 50 dipendenti minimo euro 30.000,00 (trentamila euro) /massimo euro 100.000,00 (centomila euro) almeno il 15%
imprese da 50 a 250 dipendenti minimo euro 100.000,00 (centomila euro) / massimo euro 300.000,00 (trecentomila euro) almeno il 20%
imprese con più di 250 dipendenti minimo euro 250.000,00 (duecentocinquantamila euro) / massimo euro 1.500.000,00 (un milione e cinquecentomila di euro)  almeno il 30%

Proposte progettuali
Le proposte progettuali devono prevedere azioni che affrontino uno o più dei seguenti obiettivi riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:

  1. crescita della natalità
  2. riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne
  3. incremento dell’occupazione femminile
  4. contrasto dell’abbandono degli anziani
  5. supporto della famiglia in presenza di componenti disabili
  6. tutela della salute.

Le proposte devono prevedere la prosecuzione e/o lo sviluppo delle azioni già intraprese e/o l’introduzione di nuove azioni di welfare aziendale nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione.

Azioni di welfare aziendale e di conciliazione
Le categorie di azioni cui possono riferirsi le proposte progettuali elaborate dai soggetti proponenti sono le seguenti:

a) Flessibilità oraria e organizzativa:

  • Banca del tempo
  • Lavoro da remoto (Telelavoro o Smart working)
  • Part Time
  • Assunzioni a termine in sostituzione delle lavoratrici in maternità o altri lavoratori assenti per esigenze di salute o cura dei familiari
  • Permessi e congedi

b) Promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione

  • Incentivi alla natalità
  • Specifiche iniziative formative per assenze di lungo periodo

c) Interventi e servizi

Interventi e servizi

  • Servizi di supporto alla famiglia (creazione o l’ampliamento dei posti già disponibili di asili nido e/o scuole dell’infanzia aziendali; attribuzione di contributi economici o il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di baby sitting, per l’acquisto di prodotti per l’infanzia, per la frequenza di asili nido e/o scuole per l’infanzia, scuole primarie e secondarie o per i centri estivi o ricreativi o per i servizi di doposcuola)
  • Tutela della salute (introduzione di forme aggiuntive di assistenza sanitaria)
  • Caregivers (introduzione di specifiche azioni di supporto, anche di tipo economico, ai lavoratori impegnati in attività di assistenza nei confronti dei familiari anziani e/o disabili)
  • Time saving (introduzione di strumenti volti ad agevolare, anche tramite il ricorso a soggetti esterni, le lavoratrici e i lavoratori nella gestione delle incombenze quotidiane (es. servizi di maggiordomo aziendale, meccanico aziendale, lavanderia e stireria aziendali, consegna farmaci, spesa, pacchi in azienda etc.);
  • Flexible benefìt e ulteriori misure di sostegno ai dipendenti:
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  • erogazione di beni, di servizi e prestazioni (es. frequenza di corsi di lingua o di altri corsi di formazione, l’acquisto di polizze sanitarie, etc..)
  • programmi di promozione della salute e del benessere attraverso specifici percorsi formativi (es. corretta alimentazione, forma fisica etc.);
  • l’erogazione di ulteriori agevolazioni (ticket restaurant aggiuntivi, supermercato aziendale, spese di trasporto (es. buoni benzina o rimborso totale abbonamento mezzi pubblici), convenzioni per l’acquisto di beni di consumo, buoni acquisto, anche per generi alimentari, prestito agevolato, micro credito e garanzie per i mutui)
  • Piani di comunicazione

 

Durata delle azioni
La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi.

Destinatari degli interventi
I destinatari delle azioni progettuali sono i lavoratori dipendenti del soggetto proponente a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, inclusi i dirigenti. Sono altresì ricompresi i soci lavoratori di società cooperative, i lavoratori in somministrazione nonché i soggetti titolari di un rapporto di collaborazione.

Domanda di ammissione al finanziamento
Per accedere al finanziamento occorre presentare, a pena di irricevibilità, entro le ore 12,00 del 18 dicembre 2019, via PEC all’indirizzo: conciliamo@pec.governo.it, la domanda unitamente alla documentazione.

 

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